Interclub dei Rotary Gruppo Romagna Nord: Una serata col giornalista Jas Gawronski

Pubblicato da Giovanni Montresori il

L’11 aprile scorso presso il Grand Hotel Mattei di Ravenna i club del Rotary Gruppo Romagna Nord, riuniti insieme per l’occasione, hanno avuto come ospite della serata Jas Gawronski, noto giornalista, scrittore, parlamentare europeo per una legislatura, venuto a Ravenna ora per donare alla Fondazione della Cassa di risparmio i suoi libri e il suo epistolario.

A fare gli onori di casa il presidente del Rotary Galla Placidia, Roberto Scaioli, insieme al prefetto del club Paolo Bassi, che si sono fatti carico di tutti gli aspetti organizzativi della serata. Era presente Ernesto Giuseppe Alfieri, Presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Ravenna, i presidenti di tutti i Rotary club del Gruppo Romagna Nord (Ravenna, Faenza, Lugo, Castelbolognese, Imola, Cervia-Cesenatico), alcuni ex Governatori e naturalmente numerosi soci con i loro familiari.

L’incontro è stato introdotto da una breve presentazione del presidente Scaioli e dal presidente della Fondazione Cassa di risparmio Alfieri che ha spiegato il senso della donazione effettuata a Ravenna dei libri di Gawronski, dove già esiste la Fondazione di Bettiza, a cui il giornalista era molto legato.

La serata è poi stata condotta dalla giornalista Chiara Bissi che ha intervistato Jas Gawronski sul suo ultimo libro pubblicato, Da Giovanni Paolo II a Giovanni Agnelli. Dialoghi del ‘900, e in particolare su alcuni personaggi o situazioni che a suo parere meritano qualche considerazione e approfondimento. Un’occasione per ripercorrere la vita professionale di un grande giornalista e anche per riflettere su quanto sta accadendo oggigiorno con il dovuto distacco.

Significativo sicuramente l’incontro con Giovanni Paolo II, con cui si è incontrato più volte e con il quale ha dialogato sulla necessità e sulla importanza di costruire l’Europa. Un altro aspetto che lo ha colpito è stato sicuramente che un uomo come lui, che ha contribuito alla caduta del muro, riconoscesse al comunismo una attenzione ai ceti popolari che non ritrovava in altri contesti.

Poi è rimasto molto impressionato dall’incontro con Fidel Castro, nel quale ha ritrovato una profondità e un interesse per il benessere del suo popolo che non ha eguali, a suo avviso, in altre persone che detengono così a lungo il potere. Pur essendo conscio anche degli errori commessi ritiene che abbia sempre cercato di migliorare la situazione dei cubani.

Si è parlato poi dei Kennedy e degli Stati Uniti, il cui ruolo nel corso degli anni è profondamente mutato. Non sono mancate riflessioni su Putin e sul mondo russo, anche alla luce degli avvenimenti in corso, e anche su tanti altri personaggi che sono stati intervistati nel corso della vita professionale di giornalista.

Ha fatto seguito un lungo dibattito nel corso del quale si sono susseguiti numerosi interventi.